di Massimo Primerano
Si susseguono negli ultimi tempi deliberazioni di Tribunali vari sparsi nella penisola che sentenziano in modo diverso l’uno dall’altro sui ricorsi presentati da Sindacati del Comparto scuola in relazione all’applicazione o meno del D.Lsv. 150 nella Contrattazione d’Istituto. E’ vero che l’Italia è lunga ma sinceramente è disarmante constatare che sullo stesso argomento giudici diversi emettano sentenze contrapposte, come se il diritto fosse opinabile. Ma così è ed è sempre stato e dobbiamo farcene una ragione e non è certo in questa sede che si vogliono suscitare polemiche nei confronti della Magistratura del Lavoro.
Ci preme invece sottolineare come gli stessi sindacati, che denunciano per comportamento antisindacale i Dirigenti Scolastici che applicano alla lettera il D.Lsv. 150, si ricordano di dare gran risalto alle “sentenze” a loro favore mentre si dimenticano di pubblicare quelle che li vedono soccombenti. Ho volutamente virgolettato la parola “sentenze” in quanto viene spesso usata in modo maliziosamente improprio facendo spesso passare per sentenza una semplice “ordinanza” del Giudice alla quale di solito fa seguito ,previa opposizione della controparte, una vera e propria sentenza.
Accade così che si dà risalto all’ ordinanza cautelare del 19/07/10 con la quale il Tribunale di Pesaro aveva dichiarato l’antisindacalità del Comune di Pergola, ma ci si dimentica che lo stesso Tribunale in data 27/10/10 emette una sentenza con la quale la stessa ordinanza viene ribaltata.
Accade anche che ci si dimentica che con sentenza del 12/03/11 il Tribunale di Venezia rigetta il ricorso di un sindacato scuola nei confronti di un dirigente reo di aver applicato il D.Lsv 150 e non aver la nota ministeriale del Dott.Chiappetta.
Ma guarda caso si dà grande enfasi all’ ordinanza cautelare del 21/03/10 con la quale il Tribunale di Bologna dichiara l’antisindacalità del comportamento di tre colleghi dell’ANP sempre in relazione all’applicazione del D.Lsv.150.
Ma ancora ci si dimentica di citare il decreto del Giudice del Lavoro di Catanzaro del 22/03/11 col quale viene respinto il ricorso per comportamento antisindacale presentato da un sindacato scuola nei confronti di un Dirigente scolastico per la solita applicazione del D.Lsv 150.
Alla faccia dell’informazione.
Certo resta difficile credere che gli stessi sindacati che “godono a bestia” per la condanna di un Dirigente Scolastico siedano poi ai tavoli delle trattative per sostenere i diritti e le ragioni degli stessi Dirigenti.
Chicca finale: l’On. del PD nonché noto giuslavorista Pietro Ichino il 31 Marzo in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, sostiene che per risolvere il problema dei precari occorre procedere ad assumerli tutti a tempo indeterminato precisando però che nessuno deve considerarsi inamovibile. Apriti cielo per coloro che rifiutano la valutazione dei docenti, rifiutano la valutazione delle scuole, rifiutano le prove Invalsi. Ed invece io dico: grande Ichino.
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Lucca, 4 aprile 2011