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GRANDE E’ LA CONFUSIONE SOTTO IL CIELO

 

Di Massimo Primerano

 

 

Assistiamo quotidianamente ma non casualmente ad un sistematico tentativo di disinformazione teso a creare una situazione di caos all’interno delle scuole. Ed allora visto che tutti si arrogano il diritto di parlare e scrivere a ruota libera senza avere la minima idea di cosa stiano parlando e dicendo,penso che sia opportuno dire la mia come Presidente dell’ANP Toscana.

 

1.      24 ore e Collegi dei docenti

 

Dopo lo scellerato tentativo governativo di innalzare l’orario di insegnamento dei docenti della Secondaria di 1^ e 2^ grado a 24 ore ignobilmente retribuite con uno scambio di 15 giorni di ferie aggiuntive,i docenti si sono giustamente ed immediatamente ribellati, cogliendo impreparate anche le OO.SS. che hanno dato l’impressione di accorgersi del problema solo dopo le proteste spontanee Sono state chieste convocazione di collegi straordinari e qui è iniziata la confusione,visto che ,a quanto pare, molti docenti e purtroppo anche molti dirigenti scolastici sembrano non conoscere il ruolo degli Organi Collegiali.

 

a)    Il Collegio dei docenti ha compiti di natura didattica per cui non può deliberare su materie di natura sindacale:di conseguenza un ordine del giorno contenente argomenti non di pertinenza del collegio non può essere messo in discussione dal Dirigente

b)   Non è possibile deliberare,anche coma assemblea sindacale, la sospensione di attività previste dalla norma giuridica.

 

            In sostanza:

 

·      non è possibile non deliberare il P.O.F. che,una volta deliberato può essere eventualmente integrato per motivi di natura didattica,ma non soppresso o modificato in alcune parti per motivi di natura sindacale;

·      non è possibile rifiutarsi di verbalizzare le riunioni del consiglio di classe visto che la verbalizzazione è obbligatoria per legge. Allo stesso tempo non è possibile non presiedere il c.d. Classe in assenza del D.S. se questi ha delegato un docente;

·      non è possibile sospendere le attività delle Funzioni strumentali una volta nominate: eventualmente una o più F.S. possono decidere autonomamente di non svolgere più il compito assegnato ed allora devono rassegnare le dimissioni scritte al Dirigente Scolastico;

·      è possibile invece rifiutarsi di svolgere la funzione di coordinatore del c.d. Classe in quanto non previsto dalla norma,ma ,in tal caso le funzioni vanno in carico a tutto il Consiglio di Classe;

·      è possibile rifiutarsi di svolgere attività extracurriculare di recupero ma ,in tal caso, il Consiglio di Classe dovrà predisporre un piano di attività di recupero in orario curriculare.

 

Di conseguenza , ferme  restando  le  prerogative di  legge  di  competenza del collegio che non  possono  essere  eluse, la decisioni  di  eventuali  “forme di lotta” , ad  eccezione dello sciopero,  debbono  essere decise  da  un’assemblea  sindacale. Nel caso in cui   il collegio  volesse  parlare anche  di  argomenti   sindacali    consiglio al  D.S. di  svolgere  il  collegio  regolarmente  con  la  discussione degli argomenti di pertinenza,salvo poi  chiudere  la  seduta e  lasciare ai docenti la  possibilità  di esprimersi e di proporre una eventuale mozione come “I docenti della Scuola……….”  e non come “ Il Collegio docenti della Scuola….”.

 

A proposito della questione delle 24 ore mi resta difficile non commentare le prese di posizione di posizione dei partiti politici che,vista la reazione delle scuole, hanno convenuto, a tempo abbondantemente scaduto, che era politicamente opportuno mettersi al fianco dei docenti . Addirittura incommentabile la posizione del Sottosegretario Doria il quale ha avuto la faccia tosta di dichiarare “Io l’avevo detto che non si doveva fare”.Ma lui dove era quando veniva deciso?

 

Detto questo mi auguro che si possa finalmente aprire un tavolo di discussione sull’orario dei docenti facendo emergere il lavoro sommerso tanto caro a taluni sindacati in quanto consente loro di affermare che l’orario non è solo quello svolto a scuola ma va aggiunto quello svolto a casa per la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti ,etc. Benissimo ,facciamolo fare a scuola in orario pomeridiano con buona pace di tutti i detrattori.

 

2.     Disegno di Legge Aprea sulla Riforma degli Organi Collegiali.

 

Altro tema  introdotto nel dibattito sulla scuola ed utilizzato da taluni sindacati per coinvolgere e strumentalizzare gli studenti nel tradizionale periodo di contestazione autunnale  è il D.D.L. di Riforma degli OO.CC. meglio noto come DDL Aprea,già approvato alla Camera con voto bipartisan di PDL,PD,UDC.  Con sfrontata superficialità il DDL di legge viene liquidato come rientrante nel “processo di privatizzazione della scuola pubblica”. E’ evidente che le eventualità sono due:

 

a)     Il DDL non è stato letto

b)    Si confida nel fatto che nessuno lo leggerà così da poter mistificare la realtà.

 

Il difetto del DDL Aprea,a mio avviso, è quello di lasciare sostanzialmente le cose come prima. Si è realizzata fondamentalmente un’operazione di restyling sui termini (ad esempio non più Consiglio d’Istituto ma Consiglio dell’Autonomia, non più Collegio dei docenti ma Consiglio dei Docenti) ma nella sostanza poco e niente è stato modificato rispetto ai Decreti Delegati del 1974.

E dove sta il tentativo di privatizzazione delle scuole tanto sbandierato e per il quale si mobilitano le masse studentesche? Si contesta che nel Consiglio dell’Autonomia possono entrare anche  realtà del mondo  produttivo  (Art. 1 comma 2) che possono condizionare le scelte dell’Istituzione scolastica. Ebbene all’art. 4 comma 3  del DDL si  legge testualmente che “il consiglio può essere integrato, con il voto favorevole di almeno i 2/3 dei componenti del consiglio stesso, da ulteriori membri esterni, scelti fra le realtà di cui all'articolo 1 comma 2, in numero non superiore a  due, che non hanno diritto di voto.” Quindi possono entrare realtà esterne, ma solo se il Consiglio del’Autonomia lo delibera con maggioranza dei 2/3. In ogni caso mi chiedo se è veramente così drammatico per una scuola aprirsi al territorio ed al suo tessuto economico.

Si contesta il fatto che le scuole possano ricevere “contributi da soggetti pubblici e privati, fondazioni, associazioni di genitori o cittadini,organizzazioni no profit finalizzati al sostegno economico della loro attività”. Ma ben vengano aiuti esterni alle scuole le quali dovranno comunque stabilire le finalità degli eventuali contributi. Solo chi è dotato di discreta cecità politica può contestare questa norma che è discrezionale per le scuole.

Ma bisogna comunque trovare qualcosa da contestare e quindi…..

 

Comica, per finire,la dichiarazione della poco Onorevole Puglisi deputato del PD, la quale dopo aver contribuito alla modifica del testo iniziale del DDL e dopo aver votato a favore del medesimo insieme al suo partito,adesso chiede di riascoltare in audizione al Senato il mondo intero (associazioni di docenti,studenti,genitori,etc.) per verificare se non sia il caso di azzerare tutto se non c’è consenso. Ogni commento mi pare superfluo.  

 

 

Il Presidente dell’ANP Toscana

                                                                                                                              Massimo Primerano                                     

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