Di Vittorio Barsotti – Presidente ANP Lucca
Siamo alle porte di un nuovo Congresso Nazionale dell’ANP: il Dodicesimo. La principale novità risiede nella nuova modalità di presentazione delle candidature. Una sorta di primarie che dovrebbero aprire ad un confronto più serrato e trasparente per chi si propone nel confronto all’elezione di Presidente della nostra Associazione.
Personalmente ho sostenuto la candidatura dell’attuale nostro Presidente Nazionale: Antonello Giannelli con convinzione, anche se il principio democratico del confronto, dell’alternarsi ai vertici di comando e della dialettica all’interno della nostra Associazione potrebbero arricchirla e renderla più dinamica.
Tuttavia nel clima attuale della grave situazione pandemica, in una sorta di babele della politica italiana dove si susseguono palesi contraddizioni nelle decisioni da prendere e prese, rette da una democrazia confusa dove la maggioranza fa anche l’opposizione e spesso avviene il viceversa, è necessario tenere saldo il timone, specie il nostro che è fortemente professionale e tecnico.
Giannelli ha dimostrato di mantenerlo e di saper rafforzare una rotta che nel passato era già stata disegnata: quella della coerenza del ruolo della dirigenza come asse portante della scuola: è riuscito a rafforzare l’ANP quale interlocutore fondamentale per il Governo e per il MIUR soprattutto incrementando una già forte preparazione culturale e pratica dell’Associazione, fornendo strumenti formativi continui non solo apprezzati all’interno dell’ANP ma soprattutto all’esterno dove la nostra Associazione si è distinta per attenzione, competenza e preparazione continua di fronte ad ogni problema, grande o piccolo che fosse, che la Scuola italiana ha dovuto affrontare.
Ma per far questo è necessario solidità di tempo con durate adeguate, quindi riproporre Giannelli significa soprattutto consolidare questa tendenza qualitativa che ci distingue dalle altre associazioni e dai Sindacati tradizionali che hanno fatto della Scuola solo una mera terra di conquista.
Lasciando poi da parte anche il merito del fattore crescita delle iscrizioni ANP a livello nazionale che nel corso di questa Presidenza è notevolmente accresciuto, con convinzione ho sostenuto la candidatura del nostro Presidente anche perché tale scelta può rappresentare, e così è stato sempre in Toscana, un distintivo elemento di unità dell’ANP, sempre più chiamata a reggere il confronto politico e sindacale dentro un sistema scolastico, quello italiano, ormai a rischio di riconoscimento sociale e culturale nel Paese.
L’ANP si è battuta con forza per ridare vigore alla scuola forgiando proprio i Dirigenti nel sostegno ad un sistema dove qualità e merito fossero gli assi portanti: anzitutto l’alta professionalità, investendo da sempre nella formazione e nella preparazione a tutto tondo. Sostenere Giannelli significa, quindi, mantenere saldo questo segno distintivo che ha fatto grande e stimata la nostra ANP, ormai riconosciuta e rispettata da tutti livello nazionale ed internazionale.