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Al Prefetto di Lucca

 

Al Questore di Lucca

  

Al Dirigente USP di Lucca

 

LETTERA APERTA

 

L’ANP DELLA PROVINCIA DI LUCCA  CHIEDE IL RISPETTO DELLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE NON VIOLENTA

 

Di fronte ai fatti avvenuti a Pisa, ci uniamo alle considerazioni già espresse dall’ANP Nazionale, e quindi anche per l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici ed Alte Professionalità della scuola lucchese  non si può restare inerti e condivide, per un imperativo morale e civile, la netta posizione di condanna, che si va diffondendo nel Paese, a partire dal Presidente della Repubblica, di fronte a simili atti di inspiegabile violenza e repressione della libera manifestazione di pensiero, specie espressa dalle giovani generazioni.

Vedere uomini che indossano l'uniforme della polizia di Stato, così male onorandola, aggredire e caricare giovani studenti, fa rabbrividire ed è lontana da qualsiasi idea di Stato, di sicurezza, di sano rapporto con le Istituzioni che ogni giorno il mondo della scuola ed i suoi  dirigenti insieme a tutti i docenti cercano di far apprendere alle loro studentesse e studenti, soprattutto fondando il loro lavoro sul dialogo, sulla non violenza, sulla risoluzione di conflitti di ogni tipo.

I fatti accaduti a Pisa rappresentano non solo per l’ANP e per il mondo scolastico, ma per tutta la società civile italiana,  una pagina buia delle Istituzioni che sarà difficile da spiegare nelle classi. Come difficile sarà conciliare i valori che ogni giorno muovono la Scuola della Repubblica con i fatti a cui abbiamo dovuto assistere che negano il sano impegno civile e politico del confronto, offendono gli stessi ideali costituzionali, necessari per costruire una comunità coesa e giusta, considerando che le studentesse e gli studenti di oggi saranno i cittadini di domani.

L’ANP quale Associazione che si identifica nei Dirigenti scolastici e non solo, si unisce al mondo della scuola ed insieme chiede alle Istituzioni che ci rappresentano, un unanime atto di distanza e di condanna e l’individuazione precisa dei responsabili di quanto avvenuto,  ristabilendo così, l'importanza e la necessità per le nostre ragazze e ragazzi di avere la certezza di poter liberamente e in sicurezza esprimere il proprio pensiero anche nella forma coraggiosa del dissenso, pubblicamente espresso.

 

                                                            Vittorio Barsotti

 

Lucca, 26 febbraio 2024

 

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